Minoxidil,
cos’è?

Minoxidil è un principio attivo per uso locale indicato nell’alopecia androgenetica (AGA) maschile e femminile.

Minoxidil è entrato in commercio alla fine degli anni ‘80 e da allora il suo uso è diventato molto comune anche grazie all’alta tollerabilità riscontrata.
Un aspetto molto importante che determina l’azione del trattamento è sicuramente la costanza di applicazione: nel momento in cui viene sospeso infatti i capelli ricominciano a cadere in quanto la calvizie è una condizione che si può curare, ma dalla quale non si guarisce.

Minoxidil: come agisce

Il modo in cui il Minoxidil agisce sul follicolo pilifero non è ancora noto, ma, verosimilmente, ha più di un meccanismo d’azione.

Minoxidil stimola la ripresa dell’attività follicolare accorciando la fase in cui il capello è privo delle sue funzioni vitali (telogen). Nelle aree colpite da alopecia androgenetica la fase di inattività del follicolo (telogen) è infatti più lunga del solito. Con la ripresa del ciclo, i follicoli vuoti riprendono a produrre i capelli unitamente a un “ispessimento” dei follicoli piliferi.

I capelli aumentano il loro diametro e di conseguenza la massa globale della testa; questo si traduce in una maggiore copertura delle aree diradate e una massa più folta dei capelli.

Minoxidil: come funziona

Minoxidil, sia al 2% che al 5%, è in grado di aumentare il numero e lo spessore dei capelli nell’area colpita da calvizie, migliorando l’aspetto globale della chioma.

Gli effetti di Minoxidil nell’AGA solitamente iniziano a essere evidenti dopo 4 mesi di trattamento costante e aumentano progressivamente in modo soggettivo e variabile da caso a caso.

Quando il trattamento viene interrotto, la crescita di nuovi capelli si ferma e la ricomparsa dei sintomi pre-trattamento si verifica nel giro di 3-4 mesi.

consigli e curiosità

Minoxidil e alimentazione

I grassi nocivi introdotti nell’organismo infatti possono aumentare il diidrotestosterone (DHT), principale responsabile della comparsa della calvizie, mentre i grassi buoni migliorano notevolmente la microcircolazione sanguigna e, di conseguenza, quella dei nostri follicoli piliferi. I grassi nocivi si trovano principalmente nella carne rossa, negli insaccati, nel burro, nei formaggi grassi e nei cibi fritti.

L’aumento di colesterolo nel sangue che provocano questi alimenti infatti compromette una buona circolazione sanguigna, fondamentale per la salute dei follicoli piliferi.

L’alimentazione svolge un ruolo importante per l’esito positivo della terapia.