L’alopecia androgenetica deve il suo nome alla sua causa: gli “androgeni” sono infatti gli ormoni maschili responsabili della miniaturizzazione del follicolo, mentre “genetica” si riferisce al fatto che la capacità di potenziare gli androgeni è una condizione geneticamente determinata.
L’AGA ha una variabilità molto ampia che va dalle forme più leggere, che si manifestano con l’arretramento della linea dell’attaccatura frontale, fino alle forme più gravi che determinano una condizione di alopecia completa nella zona centrale del cuoio capelluto.
Alopecia androgenetica: le cause
Quali siano i geni che predispongono all’alopecia androgenetica non è ancora noto, quel che è certo è che si tratta di una patologia poligenica, cioè provocata da geni diversi.
Questo perché nella donna, che ha meno ormoni maschili rispetto all’uomo, sono necessari un maggior numero di geni predisponenti rispetto all’uomo perché si manifesti l’alopecia androgenetica.
Alopecia androgenetica: come riconoscerla
L’alopecia androgenetica si manifesta nelle aree cosiddette “androgeno-dipendenti”, ovvero zone del cuoio capelluto in cui i livelli di DHT (diidrotestosterone, ormone androgeno) sono più elevati che sono localizzate all’attaccatura dei capelli, nella parte della fronte e nella parte superiore della testa, mentre altre zone sono immuni alla malattia.
L’alopecia androgenetica provoca un progressivo indebolimento dei capelli che diventano sempre più chiari e sottili, fino a ridursi a una peluria quasi invisibile. Nelle forme più lievi di calvizie il cuoio capelluto presenta solo un diradamento dovuto all’assottigliamento di alcuni capelli.
Alopecia androgenetica maschile e femminile: quali sono le differenze?
Ha 3 picchi principali di comparsa: durante la pubertà, dopo la gravidanza, dopo la menopausa.Si manifesta in maniera molto più tardiva rispetto a quella maschile ed è caratterizzata da una graduale diminuzione dei capelli nella regione centrale della testa che solitamente si nota un diradamento dei capelli quando si fa la riga nel mezzo. Nei casi più gravi si riscontra al massimo un grave diradamento, ma quasi mai nella donna si arriva a uno stadio di calvizie completo.
La perdita di capelli androgenetica nell’uomo inizia sopra le tempie e al vertice della testa.
Nelle forme più precoci l’alopecia androgenetica maschile può manifestarsi dopo la pubertà (intorno ai 16/17 anni), non prima in quanto legata agli ormoni androgeni (in particolare Diidrotestosterone-DHT). La calvizie nell’uomo di solito si manifesta con la cosiddetta “stempiatura”, ovvero con la regressione dell’attaccatura dei capelli alle tempie e con la “chierica”, ovvero il diradamento a livello del vertice del capo.
Alopecia androgenetica: come trattarla con Minoxidil
Il Minoxidil è il principio attivo contenuto in Carexidil 5% e Carexidil 2% che stimola la crescita dei follicoli.
Se applicato con cura, precisione e costanza, il minoxidil può portare a dei risultati molto soddisfacenti ed è importante ricordare di non sospendere mai il trattamento perché gli effetti svanirebbero e i capelli riprenderebbero a cadere.
Questo perché la calvizie è una condizione cronica che può essere trattata, ma dalla quale non si può guarire.
Il Minoxidil è un principio attivo indicato sia per il trattamento dell’alopecia maschile che femminile.
Prendersi cura nel modo corretto dei propri capelli e condurre uno stile di vita sano è fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti nel tempo.
Consigli utili
Per la bellezza dei capelli
Curiosità
Sull’alopecia androgenetica